Marzobotto- Roc. Mattei - Museo Marconi
Marzabotto : Sacrario dei Caduti - Casa della Memoria
Il Sacrario di Marzabotto appartiene, come altri sacrari militari della 2^ guerra mondiale, al
Ministero delle Difesa ed è gestito dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, il quale si avvale di apposita convenzione
annuale con il Comune di Marzabotto per garantirne la gestione ordinaria.
Nel Sacrario sono stati riuniti sinora i resti di 778 vittime
civili e di partigiani deceduti nelle varie località del Comune di Marzabotto.
La maggior parte delle vittime cadde nella feroce rappresaglia scatenata tra il 29
settembre ed i primi di ottobre del 1944.
Così nel Sacrario, su tre grandi pietre tombali di marmo nero, sono
ricordati i caduti di Marzabotto, di Monzuno, di Grizzana e di Castel d'Aiano non raccolti nel sacrario o non identificati.
I caduti sono raccolti nei loculi ricavati lungo le pareti laterali della cripta, in tombe singole o in urne collettive distinte per località.
Tra le vittime innocenti, risultano 316 donne, 142 vecchi di oltre 60 anni e 216 bambini di età inferiore a 12 anni, di cui parecchi di pochi mesi, alcuni di pochi giorni: intere famiglie
sono state del tutto sterminate.
Nei rimanenti vani della cripta sono stati raccolti i resti di 404 militari, di cui 26 caduti nella prima guerra mondiale (cittadini di Marzabotto) e 378 provenienti dai vari fronti della seconda guerra mondiale, uniti spiritualmente alle donne, ai bambini ed ai vecchi sacrificati nella stessa terribile guerra. Dietro l'altare di marmo scuro, una grande croce di bronzo dorato.
Il Castello di Rocchetta Mattei

La Rocchetta Mattei fu costruita dal Conte Cesare Mattei a partire dal 1850 sulle rovine di un'antica rocca medievale per accogliere i pazienti affetti dalla sua innovativa pratica medica dell' elettromeopatia. L'architettura della Rocchetta è un eclettico mix di stili, dal neogotico all'arabo-moresca, con influenze ispirate all'Alhambra di Granada, e divenne un centro di fama mondiale. Dopo anni di abbandono, la Rocchetta è stata acquistata e restaurata dalla Fondazione Carisbo e oggi è visitabile, offrendo un'immersione nella storia e nella visione del suo eccentrico fondatore.
Borgo di Colle Ameno - Case Rosse - Sasso Marconi / BO
Palazzo de Rossi - Sasso Marconi / BO
Museo e Mausoleo Marconi
Villa Griffone, a Pontecchio, fu il teatro dell’infanzia di Guglielmo Marconi, delle sue prime curiosità scientifiche, della sua grande scoperta. Qui lo scienziato trascorse la sua giovinezza e compì gli esperimenti che lo portarono a lanciare, da una finestra della villa (nel 1895) il primo segnale di telegrafia senza fili, attraverso quel tranquillo promontorio alle spalle dell’edificio che divenne poi “la collina della radio”.
A Villa Griffone si trova anche il Mausoleo (opera dell’architetto Piacentini), nel quale riposano le spoglie dello scienziato.